La relazione dialettica tra servo e padrone
L'identità del padrone è mediata da quella del servo ed è a essa inevitabilmente correlata. È ciò che Hegel esprime nei passaggi iniziali del brano, in cui afferma che il signore è la coscienza «per sé» (cioè libertà, emblema della coscienza indipendente) solo in quanto «mediata con sé da un'altra coscienza»; così come il servo, l'essere "per altro" (cioè l'emblema della coscienza dipendente), è tale solo in riferimento alla figura del padrone. Entrambi si rapportano all'altra coscienza, da cui ricevono la propria identità, e nello stesso tempo si relazionano mediatamente alle cose, agli oggetti del desiderio. Nel diverso modo di riferirsi alle cose risiede la possibilità del rovesciamento dialettico della situazione. Il padrone, infatti, si rapporta a esse in modo mediato dal servo, che gli procura gli oggetti e i beni che egli si limita a consumare, godendone in un atto di «negazione pura». Il servo, invece, pur "negando" gli oggetti, cioè cons