Feuerbach
Vive nella prima metà dell’800 in Baviera ed è allievo di Hegel. Quando Hegel muore, si scatenano le critiche al loro maestro e sono creano due fazioni:
• destra Hegeliana, rimane fedele al le concezioni hegeliane, sia per la definizione di filosofia e cristianesimo
• sinistra Hegeliana , rovescia tutti ciò che è stato detto da Hegel e della destra sia destra che sinistra criticano la religione
Feuerbach fa parte della destra hegeliana , ed è ateo.
Parte questa critica a Hegel sopratutto per quanto riguarda la concezione dell’essere, critica Hegel perché lui vedeva l’essere come un’ente astratto e causa di tutte le cose ; per Feuerbach ciò non è possibile, perché la filosofia non deve partire da entità astratte ma reali, la realtà va spiegate partendo dal reale.
C’è un inversione tra soggetto e predicato di cui parla Hegel, realtà infinita —>
• soggetto causa spirituale (SPIRITO)
• predicato realtà sensibile e materiale che deriva da questo essere
Per Feuerbach dobbiamo invertire le cose, relata finita • il soggetto è la relata sensibile
• il predicato è quell’essere astratto ( SPIRITO)
La realtà va spiegata, partendo dal mondo sensibile, per lui è possibile che qualcosa di finito possa formare qualcosa di infinito e perfetto. A Feuerbach interessa spiegare la realtà che viviamo, quindi la realtà concreta quindi fa negare la corrente idealista.
La filosofia di Hegel per Fauerbach non è altro che una teologia mascherata, infatti secondo Feuberch l’unica differenza tra il Dio cristiano e il Dio di Hegel è che uno è immanente e l’altro trascendente.
• dio immanente —> Hegel ( si trova in tutte le cose)
• dio trascendentale —> cristianesimo ( che al di fuori del mondo sensibile)
La realtà quindi non può essere causata dallo spirito, ma è la relata ad aver creato lo spirito.
La religione non è altro che alienazione —> attribuisce tutte le qualità positive dell’uomo a dio, divenendo uno schiavo di qualcosa che lui ha creato. Poniamo il primato del finito sull’infinito, cosa che non era mai successo.
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